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Una storia vera che ha cento anni ma non li dimostra

Autenticità ed emozione, queste le due parole chiave dell'incontro al liceo “Manzoni” di Caserta con Romano Sauro, nipote di Nazario, uno dei nomi indelebili della nostra storia patria.

La Società Italiana di Storia dello sport (Siss) ha fatto da tramite affinché l'Ammiraglio Sauro approdasse anche a Caserta, incrementando così il numero degli studenti che ha finora raggiunto nelle scuole italiane per presentare Nazario Sauro e le sue imprese, anche sotto forma inedita quale è quella di canottiere della Libertas di Capodistria.

In Aula Magna, dove è avvenuto lo scambio di conoscenze tra adulti e ragazzi, si è toccato con mano che la promessa di un pubblico attento sarebbe stata mantenuta. Il primo plauso va infatti al liceo “Manzoni”, alla sua intelligente impostazione del lavoro scolastico, ai suoi professori, un valore aggiunto alla bella giornata di storia trascorsa insieme. Una data scelta bene quella del 23 maggio, quando un altro servitore dello Stato, Giovanni Falcone, 25 anni fa, ha immolato la sua vita come lo stesso Ammiraglio ha ricordato paragonandolo al nonno Nazario, anche lui deluso per alcuni mancati riconoscimenti da parte dell'Italia, ma ciononostante disposto a immolarsi per lo Stato "così come esso è". Un valore questo forse difficile da trasmettere alle nuove generazioni, inclini a scelte di abbandono, trascuratezza o anche solo tiepido impegno per un senso della patria che spesso non si avverte più tra i giovani, ma che sono stati ricordati in questa occasione che si è mostrata anche una commemorazione informale dello stesso Falcone.

Si intuisce come ogni fase del racconto della vita di Nazario Sauro sia stata allora densa di messaggi. La stessa ribellione dimostrata in giovanissima età dal ragazzo Nazario attratto sin dalla nascita dal mare e dalla possibilità di realizzarvi una vita avventurosa, certamente non noiosa o routinaria, già solo questo elemento interpretabile in ambiente educativo come discordante dai canoni classici dell'insegnamento da parte degli adulti ha rappresentato un motivo in più di attenzione per gli studenti. Grandi o meno che siano, chi mette in discussione le proprie certezze e comodità, è ugualmente apprezzabile dal punto di vista dell'impegno sociale. Se poi si aggiungono gli altri tre valori che Nazario Sauro ha saputo insegnare ai suoi figli, la Giustizia, la Libertà e la Solidarietà, si intuisce come il racconto di storia non sia stato una semplice carrellata di date ed eventi, ma abbia rappresentato per il giovane pubblico un condensato di vita concreta e autenticamente degna di essere vissuta.

Vitalità ed energia ha trasmesso alla platea l'Ammiraglio Sauro, le stesse che sta dimostrando dal dicembre del 2016 quando è partito da Ventimiglia con l'intento di ricordare i 100 anni della morte per impiccagione a Pola del nonno con un giro d'Italia per mare, toccando 100 porti. Cento anni dalla Grande guerra, cento anni dalla morte di Nazario, cento porti in cui attraccare con la barca personale Galiola III per avvicinare quanti più ragazzi possibile, presentando il bellissimo libro sul nonno (Nazario Sauro. Storia di un marinaio, La Musa Talìa ed. 20131), i cui proventi serviranno a finanziare la Onlus Peter Pan, un'associazione che si occupa di assistenza nell'oncologia pediatrica. Non trasmettere ai giovani i valori universali, magari attraverso le parole veritieri e commoventi delle lettere ai figli e alla moglie di Nazario, non farlo sarebbe come tagliare le radici del futuro, come è stato ricordato in questa bella mattinata di storia narrata e rivissuta a Caserta attraverso mappe geografiche e strategiche, date, documenti d'archivio, foto, materiali bene organizzati per un racconto avvincente di fatti accaduti cento anni fa ma che ancora sarebbero, sono, utili, forse necessari, alla nostra società in crisi.

Lo sport era presente con Siss nella premessa storico-sportivo all'incontro al liceo Manzoni di Caserta e lo sarà ancora nei futuri appuntamenti di cultura sportiva da lei organizzati nello stesso Istituto. E con l'occasione vi anticipiamo il seminario autunnale che si svolgerà proprio su sport e Grande guerra, offrendo lo spazio necessario al Sud, ancora poco studiato sia in ambito sportivo che in quello più ampiamente storiografico. Tutti invitati allora per il 5 e 6 ottobre a Caserta, città il cui destino sembra risorgere trainato da quello del recupero storico-artistico-architettonico della sua splendida Reggia, tra le maggiori al mondo, forse la più bella, e da quello culturale e formativo del settore scolastico, in cui anche lo sport ha un ruolo da protagonista e di grande formatore di coscienze.