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Romaratona etiope

Nonostante le avverse condizioni meteo, con pioggia e vento che hanno ostacolato non poco gli sforzi dei partecipanti, l'edizione 2014 della Maratona di Roma si è conclusa con il record di presenze al via (19.061) e ben 14.608 arrivati al traguardo.

A sorridere, alla fine, sono stati gli atleti etiopi, sia in campo maschile, con Legese Shume Hailu, primo in 2h09'47", che in quello femminile, con Geda Ayelu Lemma, vincitrice con il tempo di 2h34'49".

Per gli italiani, buon 4° posto di Massimo Ricatti in 2h15'07" (record personale), mentre tra le donne, dopo ben nove anni di assenza italiana, tornava a salire sul podio la genovese Emma Quaglia, con un tempo tuttavia non eccezionale (2h43'24"). A risollevare, come spesso accade, le sorti azzurre, l'eccezionale Alex Zanardi, l'ex pilota di formula uno, amputato ad entrambi gli arti inferiori che, per la quarta volta (record assoluto), dopo le vittorie nelle edizioni 2010, 2012 e 2013, si aggiudicava in 1h12'36" il primo posto nella categoria delle handbike, a 50" dal suo primato nella gara, stabilito nel 2012.

 

Su Zanardi si è già detto e scritto molto. Quello che più meraviglia è che riesca ancora a...meravigliarci. Va dunque in archivio anche questa edizione della Maratona di Roma, che Giove pluvio non ha voluto risparmiare. Resta la cronaca e il ricordo di una competizione che, anno dopo anno, mostra una crescita esponenziale, sia in termini qualitativi, che di partecipazione di atleti e di pubblico. D'altronde, se New York resta la maratona più partecipata per antonomasia, Boston la più antica, Berlino la più veloce, Roma è l'unica in grado di offrire uno scenario incantevole e un percorso inimitabile, in cui ogni km trasuda storia e cultura. Appuntamento dunque al 22 marzo 2015, per superare, ne siamo certi, il muro dei 20.000. 

 

 

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