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Champs Élysées, gloria italiana

In questo Tour, mai in discussione, è nata una stella: Vincenzo Nibali. Vicenzo ha stregato tutti i tifosi delle due ruote, conquistando anche i difficili cuori francesi dopo aver fatto emozionare l’Italia e la Spagna.

Lo Squalo voleva togliersi l’etichetta del “fortunato”,  in fondo i due avversari più pericolosi sono stati eliminati dalle cadute, gli altri non ci hanno neanche pensato a strappare la maglia gialla  al siciliano. Vincenzo sta dominando un Tour che ha cercato dal primo chilometro. In principio aveva paura dell’ultima settimana, proprio quella settimana in cui ha dimostrato di essere il migliore, gli altri sono state splendide comparse in un monologo iniziato a Sheffield e che si concluderà sui Campi Elisi dove vengono premiati i campioni e i loro nomi vengono regalati alla storia.  

 

Per scrollarsi di dosso il peso delle assenze il siciliano ha pensato di correre alla Eddy Merckx, come un cannibale, senza lasciare nulla agli avversari, controllando tutte le tappe, alzando per 4 volte le braccia al cielo, in fondo, nessun avversario ha avuto in salita la forza di tenergli testa. Le ultime frazioni  saranno  una vera formalità, dovrà difendere un vantaggio di oltre 7 minuti per entrare nel ristrettissimo club delle Tre Corone: prima di Vincenzo ci sono riusciti solo Felice Gimondi, Alberto Contador, Jacques Anquetil, Bernard Hinault e l’inarrivabile Merckx.  Nell’ultima tappa di montagna abbiamo assistito ad una vera e propria dimostrazione di forza degli Astana, la fuga non ha mai avuto spazio e il gruppo è sempre stato tirato ad alte velocità, la tappa è esplosa sulla discesa del Colle de Tourmalet:  l’eterno incompiuto Alejandro Valverde sceglie di staccare il gruppo, tutto inutile gli uomini della maglia gialla chiudono prima dell’inizio dello Hautacam. Michele Scarponi impone un gran ritmo all’inizio dell’ultima salita, esaurito il suo compito scatta Chris Horner, ultimo vincitore della Vuelta per la quale Nibali ha ancora il dente avvelenato, allora il siciliano si accoda e dopo  un paio di chilometri decide che il ritmo è troppo basso per lui: lo stacca, il traguardo lo aspetta!  Nel giro di mille metri chiude sull’ultimo attaccante, Mikel Nieve, e inizia una passerella finale che dura la bellezza di 9 chilometri. Da quel momento in poi solo i flash dei tifosi e i gli applausi accompagnano Nibali al traguardo.  Ci auguravamo di aver trovato un dominatore, ci siamo trovati davanti un Cannibale, anzi uno Squalo.

 

 

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