Correndo sulla vetta

Lunedì, 26 Agosto 2013 10:52

Luca Fasano

1794

A vederlo tagliare di slancio il traguardo di Cervinia, si sarebbe potuto pensare all'arrivo in volata di una dieci chilometri.

In realtà, Kilian Jornet Burgada, catalano di 26 anni, ancora da compiere, aveva appena bruciato il precedente record (datato 1995) dell'italiano Bruno Brunod, di salita e discesa dal Cervino. A Brunod erano state necessarie 3 ore 14'44”. A un alpinista allenato ne occorrono circa 14. Burgada ha impiegato un'ora 56'15” per passare dai 2006 metri di quota della chiesa di Breil-Cervinia ai 4478 della cima del Cervino e toccare la croce posta in vetta, per poi ridiscendere a valle in soli 55', saltando da uno sperone di roccia all'altro e “volando” letteralmente sui nevai.

Eccezionale il tempo finale: 2 ore 52'02”. Il giovane spagnolo, nato e cresciuto in un rifugio sui Pirenei, ha così fatto sembrare quasi “normale” un'impresa ai limiti del possibile, superando 2.400 metri di dislivello, prima di corsa in mezzo ai prati e poi inerpicandosi sui pendii rocciosi, affrontando poi la parte più delicata (la discesa) a velocità impensabile, incurante del fatto che un minimo passo falso gli sarebbe potuto risultare fatale. Nessun rimpianto per il valdostano Bruno Brunod, pioniere degli skyrunner che, dopo diciotto anni, si è visto strappare il prestigioso record e che anzi ha accompagnato il nuovo recordman nei primi passi della sua affascinante avventura. «Nessun record è imbattibile - ha commentato Brunod. Jornet ha solo spostato i confini del possibile un po' più avanti. Gli avevo pronosticato anche il tempo: 2 ore 52', e così è stato».

Sul suo futuro, velocissimo anche davanti ai microfoni, Burgada che, come tutti gli uomini partoriti dalla montagna, ama anteporre i fatti alle parole, dichiara ai tanti giornalisti presenti: «Solo un po' di riposo, anche se a me piace la vita dello skyrunner, non tanto allenarmi quanto stare in montagna. La cosa più noiosa? Le interviste». Viva la sincerità.