slogan

Italian Bulgarian English French German Macedonian Maltese Romanian Russian Spanish

Brocchi, valore assoluto

È una deriva senza fine quella che sta attraversando il nostro calcio, di riflesso a quanto accade nella società, un vero decadentismo di valori di cui, al momento, non si intravede soluzione.

Tutto questo ha avuto un inizio preciso, cioè il momento in cui i soldi, il business e, conseguentemente, il potere che potevano procurare, ha iniziato a prendere il sopravvento sul momento sportivo. I dirigenti, da semplici appassionati e volontari, sono diventati uomini di affari senza scrupoli, tesi quasi esclusivamente a "spremere" soldi dal calcio, giocando con i sentimenti e le passioni di milioni di appassionati. In queste condizioni, perdere valori è stata la conseguenza più logica, ritrovare, quindi, certi gesti sportivi in un mondo diventato "di squali", è diventata una inattesa eccezione.

 

Molto ha colpito, in questo senso, il gesto di Christian Brocchi, allenatore del Milan Primavera: al termine di una accesa partita contro il Torino, valida come accesso alla semifinale del campionato di categoria, concluso il match con un rocambolesco e adrenalinico tre a tre che aveva portato ai tiri di rigore, in un momento di tensione altissima in cui in genere gli allenatori devono scegliere i rigoristi, il primo gesto di Brocchi è stato di abbracciare il suo collega granata, Mariano Longo, poi andare in campo a dare il cinque a tutti gli avversari. Un gesto di straordinaria normalità, che viene dal campo, l'unico posto dove i valori sono rimasti genuini, che pure tentano di inquinare, con le scommesse, ma che fortunatamente sempre riesce a trovare i giusti anticorpi.

 

Forse siamo degli ingenui, ma siamo convinti che fino a quando ci sarà qualche persona che anteporrà lo sport vero al guadagno, lo sport stesso, indipendentemente dalla disciplina, troverà sempre le vitamine giuste per rigenerarsi. Nella nostra ingenuità ci piacerebbe anche non dover più scrivere di gesti come quelli di Brocchi, perché significherebbe che sono diventati la norma, significherebbe aver raggiunto quella maturità e aver recuperato in pieno i valori che naturalmente lo sport trasmette.

 

Era stupito, Brocchi, al momento dell'intervista, dove pure doveva gestire la delusione per l'eliminazione ai tiri di rigore dei rosso neri, per l'eco suscitata dalla sua azione, ancor più meritevoli sono sembrate le sue parole. Christian ha rimarcato di avere fatto una cosa assolutamente normale, in linea con i principi dello sport che gli sono stati inculcati e che egli sente suoi e si sente in dovere di trasmettere ai suoi ragazzi. Un esempio per tutto il calcio.

 

 

(C) RIPRODUZIONE RISERVATA