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Albania nella storia

Potrebbe suonare quasi come un risarcimento storico, dopo il protettorato della Prima Guerra Mondiale e l’invasione della Seconda.

Anche se con quei tragici eventi non c’entra nulla il calcio, è attraverso il calcio che abbiamo probabilmente contribuito a sanare quel sopruso storico, contribuendo con un prodotto della nostra scuola calcistica affinché l’Albania, per la prima volta nella sua storia, sia qualificata ad una grande competizione internazionale.

È dal 2011 che Gianni De Biasi è Commissario Tecnico della nazionale balcanica, dopo una lunga e solida carriera di allenatore nel calcio italiano sembrava quasi una scommessa a perdere quella accettata di allenare una nazionale senza un importante pedigree internazionale. De Biasi ci ha messo la consueta professionalità, l’impegno e lo studio delle caratteristiche di quel calcio e dei giocatori selezionabili, capendo di poter contare soprattutto su un alleato: il grande spirito di assieme di quei giocatori e il forte orgoglio nazionalistico, oltre all’ottima qualità di calciatori quali Berisha, Cana, Xhaka, Memushaj, molle che avrebbero potuto far ambire a qualsiasi risultato.

Come è poi successo, con l’apice raggiunto, probabilmente, il 7 settembre del 2014 con la prima storica vittoria in casa del Portogallo di Cristiano Ronaldo, replicata da un’altra vittoria, stavolta in amichevole, del 13 giugno del 2015 contro la Francia. Successi che hanno aumentato l’autostima del gruppo e permesso di superare i momenti bui e ricchi di tensioni anche extracalcistiche, soprattutto se l’avversario si chiama Serbia e di mezzo c’è sempre la questione del Kosovo, territorio conteso proprio tra albanesi e serbi.

Inseriti (forse incautamente) nello stesso girone, la gara di andata è passata alla storia come “la partita del drone”, con un drone, appunto che “invase” il campo sventolando la bandiera nera della Grande Albania e provocando incidenti che portarono alla sospensione del match. Molto si temeva per il ritorno, tutto si è risolto con l’abbraccio dei giocatori in campo ma con un’inopinata sconfitta albanese (due a zero) che sembrava pregiudicare la qualificazione diretta a Francia 2016, eventualità scongiurata dalla netta vittoria in Armenia (tre a zero), che ha proiettato per la prima volta l’Albania nella storia grazie anche a Gianni Di Biasi, l’allenatore italiano del riscatto.

 

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